Una mattina di terrore a Roma
Roma si è svegliata questa mattina con un boato che ha squarciato il silenzio del quartiere Prenestino. Alle 8:18 circa, un’esplosione devastante ha colpito un distributore di benzina e GPL in via dei Gordiani, provocando almeno 40 feriti, tra civili, poliziotti, vigili del fuoco e operatori sanitari. L’incidente è avvenuto durante le operazioni di scarico del gas da un’autocisterna. In pochi istanti, una colonna di fumo nero si è alzata nel cielo, visibile a chilometri di distanza.
La paura si è diffusa in tutta la zona: finestre esplose, allarmi impazziti, auto in fiamme e un odore acre di combustibile nell’aria. Il panico ha coinvolto anche i residenti, molti dei quali sono scappati in strada senza sapere cosa stesse accadendo.
Cosa è successo al distributore
L’esplosione è avvenuta in un distributore di carburante in un’area densamente abitata, non lontano dalla fermata della metro Teano. Secondo le prime ricostruzioni, il guasto sarebbe stato causato da una perdita di gas durante lo scarico del GPL da un camion cisterna. La fuoriuscita avrebbe saturato l’ambiente, e un innesco non ancora identificato ha provocato la deflagrazione.
La scena è stata immediatamente presidiata da diverse squadre dei vigili del fuoco, ambulanze del 118, carabinieri e polizia municipale. I soccorritori già presenti sono rimasti coinvolti da un secondo scoppio, molto violento, che ha travolto anche loro.
I feriti e i danni
Il bilancio attuale è pesante: almeno 40 persone ferite, tra cui diversi agenti delle forze dell’ordine, un vigile del fuoco e alcuni operatori del 118. Due feriti sono in condizioni gravi, con ustioni di secondo e terzo grado, ricoverati in codice rosso. Altri presentano traumi da scoppio, lacerazioni da vetri e sintomi da inalazione di gas tossici.
Sul fronte dei danni materiali, l’esplosione ha coinvolto almeno quattro automobili, alcune delle quali completamente distrutte. Diversi negozi della zona hanno subito gravi danni alle vetrine e alle strutture interne. Il quartiere è stato parzialmente evacuato, e l’accesso alla zona è stato vietato per motivi di sicurezza.
Testimoni: “Sembrava una bomba”
I racconti dei residenti sono drammatici. “Sembrava una bomba, le finestre hanno tremato, ho visto fiamme altissime e un fumo nero come la notte,” racconta una donna che vive al terzo piano di un palazzo adiacente. Un’altra testimone dice: “Siamo scappati giù per le scale con i bambini in braccio. Avevamo paura che esplodesse tutto il palazzo.”
Il centro estivo nelle vicinanze è stato evacuato in fretta: i bambini sono stati messi in salvo grazie al sangue freddo degli operatori. In molti lodano la reattività dei soccorsi, che hanno evitato un bilancio ancora più tragico.
Indagini e ipotesi sulle cause
La procura di Roma ha aperto un’indagine per lesioni colpose e disastro colposo. Al momento, la pista più accreditata è quella dell’incidente tecnico: si parla di un malfunzionamento della valvola di sicurezza o di un errore umano durante le operazioni di scarico. Gli inquirenti stanno esaminando i resti dell’autocisterna, le immagini delle telecamere e ascoltando i testimoni.
L’area resterà sotto sequestro per permettere i rilievi tecnici. L’attenzione è massima anche sulla sicurezza degli altri impianti simili in città.
Reazioni istituzionali
Il sindaco di Roma ha espresso “profondo dolore e massima vicinanza ai feriti e alle loro famiglie,” sottolineando l’importanza di fare chiarezza su quanto accaduto. Anche il Ministro dell’Interno e la Presidenza del Consiglio hanno seguito gli aggiornamenti con attenzione, lodando il coraggio e la rapidità dei soccorritori intervenuti sul posto.
Numerose le dimostrazioni di solidarietà, sia da parte delle istituzioni sia da cittadini comuni che hanno offerto ospitalità, aiuto e supporto psicologico ai residenti coinvolti.
Una tragedia sfiorata che impone riflessione
L’esplosione di via dei Gordiani riaccende i riflettori sulla sicurezza degli impianti urbani, in particolare quelli che trattano gas e combustibili. È evidente che la manutenzione, la formazione del personale e il controllo dei protocolli non possono essere sottovalutati. Roma ha evitato una strage per puro caso, grazie anche al tempismo dei primi soccorsi. Ma l’allarme resta.
L’intera città si interroga ora su quanto sia fragile la quotidianità in un contesto urbano sempre più complesso, dove un errore tecnico può trasformarsi in una tragedia collettiva.
FAQ sull’esplosione alla pompa di benzina di Roma
- Dove è avvenuta l’esplosione?
In via dei Gordiani, quartiere Prenestino, presso un distributore di GPL. - Quante persone sono rimaste ferite?
Almeno 40 persone, tra cui forze dell’ordine e civili. Due sono in gravi condizioni. - Cosa ha causato l’esplosione?
Una perdita di gas durante lo scarico da un camion cisterna. Le cause sono ancora sotto indagine. - L’area è ancora pericolosa?
Attualmente l’area è sotto sequestro e interdetta, ma non ci sono rischi immediati per i residenti. - Si tratta di un attentato?
No, le prime ricostruzioni indicano un incidente tecnico e non un gesto doloso.